Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani I.djvu/73

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II.

Progressi del Despotismo, e della decadenza
de‘ costumi tra i Romani.


Dopo la morte dì Tiberio1 erano i domani così pronti a fare, e soffrire tutto ciò, che prescritto si fosse dal loro assoluto Monarca, che il dispotico potere di lui, e l'incertezza dell’onore, dei beni, e della vita dei sudditi dovevano indispensabilmente andar sempre piò crescendo ogniqualvolta il successore del morto tiranno avuto non avesse tanta fortezza d’animo onde a fronte dei più lusinghieri, e replicati incentivi tener del continuo a freno la propria sensualità, avarizia, e sete di vendetta, non meno che quelle de’ suoi medesimi favoriti, ed amici. Ma la Provvidenza per imperscrutabili cause diede allora appunto ai Romani un Padrone, il quale sembrava piuttosto destinato a vivere in una casa di pazzi, che a salire sul Trono, e che per conseguenza allorquando la sorte collocato lo ebbe nel Soglio de’ Cesari diedesi in breve tempo a conoscere qual nemico degli nomini, e distruttore di quella parte di Mondo a lui sottoposta,