Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
125 |
donne, e i lor figli; e non già ai Poeti, ed agli Scrittori di quei tempi1. Fa altretttanto specie che i primi Romani Istorici i quali erano per lo meno mediocri, o un poco più che mediocri scrivessero in Greco nella stessa età di Scipione, e di Lelio2 quanto che la Romana favella incominciasse così tardi ad essere coltivata.
Benchè il vecchio Catone per tutto il corso della sua vita, a riserva degli ultimi anni della sua più avanzata età, inveisse contro tutte le Scienze Greche, supponendole corruttrici dei costumi; benchè fosse da lui imputato pubblicamente a delitto ad un Signor Romano l’aver portato seco in una provincia il Poeta Ennio; e benchè in fine ei cacciasse
- ↑ Cic. de Orat. III. 11. 12. de Off. 1. 37. Brut. 58. 74. c. mitto C. Laelium, P. Scipionem. Aetatis illius ista fuit laus, tanquam innocentiae, sic latine loquendi: nec omnium tamen. Nam illorum aequales Caecilium, et Pacuvium male locutos videmus. Cicerone avrebbe potuto nominar quì anche Catone, e molti Poeti di cui esso fa menzione nel suo Bruto l5: — 18. Terenzio non sarebbe al certo stato capace di scrivere così egregiamente dall’Affrica se non l’avessero ajutato Lelio, e Scipione, il che Egli non solo non negò, ma come giusto se lo attribuì eziandìo a grand’onore.
- ↑ Cic. in Brut. c. 19. 21. de Orat. III. 32 . eccettuato il solo Fannio, ed in appresso Q. Catulo. In Brut. c. 26. — 35.