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Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/13

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Antonio, erasi, come dice Dione Cassio accresciuta fino all’infinito la classe di coloro, che ricevevan le pubbliche biade. Augusto scemò, è vero, quest’innumerevole moltitudine di nocivi oziosi ma non potendo ristringerli al numero designato da Cesare adattar si dovette di alimentarne 200000 col sugo vitale delle Provincie. Egli fu ancora obbligato in forza di un costume nato dagli esempj del passati tempi di far distribuire al popolo frequenti regali, o così detti congiarj2 in cui ogni cittadino, ogni fanciullo di undici anni, ed anche di minore età riceveva ora 250, ora 300, ed ora 400 sesterzj31. Andava però al maggior segno talmente d’accordo col suo proprio gusto l’inveterata, e per riguardo a molti pregiudicevole usanza di dare al Popolo tutte le imaginabili specie di spettacoli, che l’eccessiva compiacenza, ch’ei vi provava2 osservar non lasciavagli quanto la Plebe ne rimanesse distratta da’ suoi lavori. Lo stesso Augusto introdusse pure, ed usò come incoraggimenti al matrimonio le debite distinzioni dei posti pei diversi ceti delle persone, che intervenivano alli spettacoli; allontanò affatto il debol sesso dalle lotte dei Greci atleti, e per quanto fu pos-

  1. C. 41. ib.
  2. C. 42. - 45.