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Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/15

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Tiberio non diede mai al popolo alcun spettacolo, assai di rado intervenne a quelli, che dati furono dagli altri,1 e diminuì inoltre li stipendj dei Comici, e il numero delle coppie dei combattenti, che tutt’in una volta introdur potevansi nell’anfiteatro.2. A malgrado di questo la sfacciataggine, e l’arroganza degl’Istrioni crebbero a segno che nè l’autorità de’ membri di magistrato, nè quella del Senato furono più capaci di tenerli a freno; motivo per cui si rese finalmente necessario di scacciarli affatto da tutta l’Italia3. Prima che ciò avesse luogo disonoravano essi le più cospicue famiglie, ricevevan visite dalle prime persone de’ magistrati, ed allorchè uscivano dalle respettive loro abitazioni accompagnar facevansi da Romani cavalieri4. Il popolo Romano ancora era predominato da una tal manìa per le sceniche rappresentazioni che non di rado a causa della predilezione, e del favore che da lui accordavansi a diversi comici ne nascevano durante tali spettacoli varj sanguinosi contrasti in cui le prime persone di magistra-

    gistratibus, qui aut abessent, aut non sufficerent ter et vicies. Suet. in Aug. c. 43.

  1. Suet in Tib. c. 47
  2. Ib. c. 34.
  3. IV. 14. annal. Tac. Dio. Cass. 57. c. 21. p, 869.
  4. Ib. et 1. 77.