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Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/23

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neta fazione, ch’ei soprattutto favoriva, ed amava1. Domiziano interdisse, è vero, ai Commedianti pantomimici il comparire sul publico Teatro, e scacciò dal Senato un membro del Consiglio il quale erasi molto esercitato nelle lor arti; ma poi proteggeva con altrettanto maggior trasporto il mestiere di auriga e credette di farsi un merito immortale presso il Popolo coll’aggiungere due nuovi ordini, o colori di Cocchieri, vale a dire l’aureo, ed il porporino, ai quattro che già n’esistevano2.

La profusione di tanti iniqui Despoti che fino a Nerva, e Trajano dominarono lo Stato Romano fece nascere ancora nei buoni Imperatori come nel restante del Pubblico il pensiere, che il Popolo di Roma avesse diritto di pretendere il proprio mantenimento, e continui, o frequenti sollazzi; e che tra gli Imperiali doveri vi fosse anche quello di impiegare una gran parte del pubblico Tesoro nell’alimentare, e divertire gli abitanti della Metrotropoli. Lo stesso Trajano, e Adriano furono oltremodo generosi, e condiscendenti verso la Romana Plebe. Il primo non contento di regalare, e nutrire tutta la canaglia da lui trovata in Roma fece altresì raccogliere cinque mila poveri fuori

  1. Ib. c. 14.
  2. C. 7. 8. Suet. in Domit.