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Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/39

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guisa i passeggieri col mezzo di chiodi avvelenati che essi se ne morivano anche prima di accorgersi d’esser stati feriti1. I poveri poi di Roma erano tanto duri di cuore che vendevano, o abbandonavano i propri figli all’altrui discrizione; ed i Ricchi, benché essi fossero quasi senza eccezione schiavi dei loro schiavi, tuttavia ne cacciavano tosto dalle proprie case tutti gli ammalati, o impotenti lasciavangli quindi perire senza porger loro il minimo soccorso. A cagione dì questo inumano costume l’lmperator Claudio fece una legge colla quale ordinò che ogni servo espulso, o abbandonato dai suoi padroni, qualora il medesimo ristabilito si fosse in salute, acquistar dovesse la libertà.2. Vedio Pallione non contento di aver avuta la sfacciataggine di condannare alla presenza di Augusto il quale prendeva cibo presso di lui, ad essere nella propria vasca divorato dalle murene uno de’ suoi schiavi a cui era caduto un bicchiere di cristallo, pretese eziandio di persistere in questa sua sentenza anche quando lo stesso Imperatore interpose la sua più forte intercessione a favore dello stesso schiavo, che colle lagrime, agli occhi lo supplicava di fargli gra-

  1. Dio Cass. L. 67. c. 11. p. 1110. Lib. 72. c. 14. p. 1214.
  2. Dio Lib. 60. c. 29. p. 967.