Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/7

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VII.

Dei costumi della Plebe Romana, e de’ Romani
eserciti nei primi secoli dopo la nascita di
Cristo.


I costumi della massima parte degli Imperatori, e dei Grandi Romani furono conformi a quelli della Romana Plebe, la quale sotto gli Imperatori molto più che nei tempi della Repubblica meritava il nome di schiuma, o di feccia di tutto lo Stato, mentre più che mai tutto ciò, che era corrotto, e capace a corrompere, tutti coloro che non potevano o non volevano lavorare, tutti gli avventurieri, i Seduttori, gli Indovini, gli Astrologhi, i Cerretani, i Commedianti, ed altri maestri, ed istrumenti di vizj, anzi un gran numero de’ malfattori di tutte le Provincie concorrevano a Roma come ad un gran ricettacolo di qualunque immondezza. L’abjezione, e la viltà della Plebe Romana, e segnatamente la sua indifferenza per rispetto al pubblico bene, dipinger non si possono con tratti, o colori più forti di quelli con cui se n’è da me fatto il quadro nei precedenti capitoli, e soprattutto allorquando ho avuto luogo di parlare dell’inalzamento, e dell’uccisione di Galba, d’Otone, e di Vitellio.