Pagina:Storia della decadenza dei costumi delle scienze e della lingua dei romani II.djvu/89

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concerto con la corruttela dei costumi, e colla quindi nascente incapacità di prestarsi a qualsivoglia buon’opera. Sotto Tiberio, Nerone, Domiziano, ed altri consimili Regnanti il distinguersi in qualunque modo con un metodo particolare di vita, o coi proprj meriti era stimato una congiura, e veniva al pari dello zelo per la virtù, e dell’elogio degli uomini onesti, che si riputavano quai delitti di lesa maestà, punito con la proscrizione, o con la morte. Seneca stimolato dall’esempio di alcuni dei primarj fanatici erasi nella sua gioventù astenuto per un’anno intero dal far uso di carni allorchè Tiberio proibì in Italia la pratica di straniere Religioni, e il culto di Dei forestieri. Il giovine Seneca pertanto non si arrischiò di continuare la sua supposta pura, o pittagorica vita giacchè il non cibarsi di certi animali consideravasi come una prova di straniera superstizione1. Nerone venne da sua madre avvertito di guardarsi dalla filosofia, quasi ch’ella sia una nemica dei Sovrani, e dei Troni, nel modo stesso che Seneca lo distolse dallo studio degli antichi Oratori2. La stoica filosofia era quella, che particolarmente veniva odiata dandosele la taccia d’ispirare a’ suoi alunni uno smodato orgoglio, uno

  1. Ep. 108.
  2. C. 52. Suet. in Neron. Vita.