Pagina:Storia della geografia (Luigi Hugues) - 2.djvu/164

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altezza, i quali abitano in un’isola dell’Asia centrale, mentre i discendenti dai rami primogeniti della famiglia, stanziati in un’isola non lontana, eccedevano di venti piedi quella statura.

Nel paese di Cadilla, ad oriente del Catai, si raccolgono frutti della grandezza e della forma di una zucca, i quali, giunti a maturità, si aprono nel mezzo e lasciano vedere nell’interno un piccolo animale dotato di carne, di ossa e di sangue. Questi animali rassomigliano ad agnelli senza lana, e si mangiano col frutto.

Al regno del Prete Gianni il Mandeville dà il nome di Pentoxyria. Egli ebbe la fortuna di vedere questo Principe cristiano, seduto sul trono e circondato da 12 arcivescovi e 220 vescovi, in un palazzo le cui porte erano di sardonico, le sbarre d’avorio, le finestre di cristallo di rocca, le tavole di smeraldo, e illuminato di notte tempo non da lampade, ma da giganteschi carbonchi.

E, per finirla con queste enormità che il Medio Evo amava e raccoglieva con infantile trasporto, giacchè allora le moltitudini non credevano che le cose incredibili o quasi, e, entusiaste per il fantastico, nulla curavano di ciò che è veramente utile e grande1, accenniamo ancora alle imprese del duca Oggero il Danese, contemporaneo di Carlo Magno, che il Mandeville vide dipinte sulle pareti del reale palazzo di Giava, ed al mare di sabbia che occupa una vasta estensione nel paese soggetto al Prete Gianni, e nel quale le onde si innalzano e si abbassano a somiglianza delle onde dell’Oceano. La qual cosa potrebbe alludere alle dune mobili che caratterizzano non di rado i deserti sabbiosi dell’Asia e dell’Africa: ma il Mandeville aggiunge che in quell’Oceano di sabbia sbocca un fiume di roccie, il quale, abbonda, come l’Oceano stesso, di pesce eccellente.

  1. Branca, op. cit., pag. 62.