Pagina:Storia della geografia (Luigi Hugues) - 2.djvu/35

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coso viaggio. A mezzo cammino tra Tzinitza e il golfo Persico Cosma pone l’isola Selediva (Ceylon), centro principale del commercio in quei lontani paesi. Questa terra è lunga 180 miglia e larga altrettanto: nelle sue vicinanze si innalzano numerosissime isole, probabilmente le Maldive della moderna geografia, le quali abbondano di acqua dolce e di noci di cocco.

La costa occidentale dell’India anteriore, dal Sind (bacino inferiore dell’Indo) alla estremità meridionale della grande penisola che porta nella Topographia Christiana il nome di Male, è notabile per i suoi prodotti naturali, tra i quali primeggia il pepe, e per molte e ricche città di commercio. Nel bacino superiore del Sind (Indo) Cosma pone la dimora di un popolo potente, quello degli Unni Bianchi, già padrone di una parte molto considerabile dell’India.

Allo stesso viaggiatore debbesi la scoperta, nelle vicinanze del luogo di Adulis (sulle rive occidentali del Mar Rosso), di due iscrizioni in caratteri greci, delle quali la più antica risale ai tempi di Tolomeo Evergete (246-221 p. di Cr.), in cui i Greci d’Egitto estesero i loro stabilimenti di caccia e di commercio sopra tutta la estensione della costa occidentale del golfo Arabico, e la seconda, di una immensa importanza per la storia e la geografia del regno axumita, e posteriore di alcuni secoli all’altra, racconta brevemente le conquiste di un principe indigeno. Le quali, limitate dapprima ai paesi circostanti alla città di Axum, si estendono successivamente, ad occidente, tra il fiume Takazzè e il gran lago alpestre Tzana o Tana; a settentrione, nei bassopiani percorsi dal Takazzè e dal Mareb al di là della loro uscita dall’altipiano etiopico, e, più lungi ancora, nelle regioni deserte o steppose della Nubia; a mezzodì ed a scirocco, nelle contrade montagnose corrispondenti al moderno regno di Scioa, nelle pianure irrigate dall’Hawash, nei paesi di Harrar e dei Somali, sino al golfo di Aden; al di là del golfo Arabico, in una grande parte della costa dell’Heggias. Ai quali dati storici, che risalgono ai tempi più gloriosi del regno axumita, si aggiunge, nella iscrizione di Adulis, una nomenclatura etnografica e geografica che, oltre all’avere un deciso carattere di