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Pagina:Storia della letteratura italiana - Tomo I.djvu/38

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sembra che fosse coltivatore dell’Astrologia Giudiciaria. XX. Quando essa s’introducesse in Roma, e quai vicende vi avesse. XXI. Altri Filosofi in Roma. XXII. Studio delle Matematiche: M. Varrone. XXIII. Notizie di Vitruvio. XXIV. Sua Opera. XXV. Riforma del Calendario fatta da Cesare. XXVI. Quistioni intorno all’Obelisco trasportato dall’Egitto a Roma. XXVII. Chi fosse l’Artefice del gnomone o Orologio Solare aggiuntovi. XXVIII. Quando s’introducesser in Roma gli Orologi Solari. XXIX. Errori intorno a ciò del Montucla. XXX. Divisione delle Ore presso i Romani. XXXI. Scrittori d’Agricoltura.


CAPO V.


Medicina.


I. In qual senso si dica da Plinio, che niuno tra’ Romani finallora avea scritto intorno alla Medicina. II. e che Roma stette sei cento anni senza Medici. III. Medici Greci venuti a Roma, e odio di Catone contro di essi. IV. Motivi di questo odio. V. Se i Medici Greci fosser cacciati da Roma. VI. Venuta di Asclepiade a Roma, e suo carattere. VII. Suoi discepoli, e in primo luogo Temisone. VIII. Antonio Musa Medico d’Augusto, suo metodo di curare. IX. Altri Medici in Roma e loro diverse classi. X. Se tutti fossero schiavi.


CAPO VI.


Giurisprudenza.


I. Onori e vantaggi, di cui godevano in Roma i Giureconsulti. II. Alcuni di essi più illustri, e in primo luogo Q. Muzio Scevola. III. Servio Sulpicio Rufo. IV. Elogio funebre fattone da Cicerone. V. Publio Alfeno Varo. VI. Disordine delle Leggi Romane corretto in qualche modo da Cesare.


CAPO VII.


Gramatici e Retori.


I. Quali fosse le pubbliche Scuole di Roma, e metodo in esse tenuto. II. I Professori in Roma son premiati e onorati. III. Molti Gramatici da Roma si spargono in altre Città