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della rivoluzione di roma | 223 |
Il 22 maggio amministrò il battesimo a quattro neofiti all’arcibasilica lateranense. 1
Il 26 recossi Sua Santità in nobile treno alla ebiesa di santa Maria in Vallicella, detta la chiesa nuova, ove tenne la consueta cappella papale, 2 e quindi ricevette la visita del principe Massimiliano ereditario di Baviera. 3
Il 2 giugno accolse la regina madre Maria Cristina di Spagna, ed il duca di Rianzarès suo, sposo, nel suo palazzo Quirinale. Erano essi giunti in Roma il giorno antecedente.4
Ell’era al certo cosa soddisfacente e di buonaugurio il vedere da quando a quando personaggi ragguardevoli recarsi in Roma da lontani paesi per ossequiare quel pontefìce che faceva parlar tanto di sè, e ch’era salito in sì gran fama ed ammirazione, che ognuno desiderava di conoscerne le gesta, o di tributargli personalmente atti di ossequio.
Il celebre O’Connell fu uno di quelli, che preso da sensi di ammirazione e di desiderio di ossequiare un tanto pontefice, recavasi in Roma espressamente per porre ai suoi piedi quei sentimenti che come cattolico lo animavano; quando una malattia fatale sopravvenutagli in Genova lo privò di vita il giorno 15 maggio. Verso il finire del mese la triste notizia era pubblica in Roma, e nel Contemporaneo si riportarono molte particolarità sulla sua malattia. Si pensò subito a rendergli i funebri onori di cui parleremo in fine del presente capitolo. 5
Dicemmo in proposito del ritorno del Santo Padre da Sobiaco il 31 di maggio di un ricorso contro il governatore di Roma e direttore di polizia monsignor Grassellini, in favore del marchese Luigi Dragonetti.