Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. I).djvu/270

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nia, uomo da tutti amato e stimato in sommo grado, sel prese sotto il braccio, e lo salvò da qualunque offesa.

Monsignor Corboli Bussi che ritenevasi come prelato liberale, e che funzionò da segretario di stato durante il conclave, venne preso a fischi pel Corso.

E monsignor Morandi nuovo pro-governatore, per calmare il popolo, parlò al medesimo dalla loggia del palazzo del governo.1

Intanto le liste di proscrizione si riproducevano il 19, ed in una di esse figurava il nome del cardinal Vannicelli. L’incertezza e l’agitazione invadeva ancora tutti gli animi e niuno sapeva nè che cosa pensare nè che cosa fare in tanto scompiglio. Ad accrescere il quale preparavasi altra scena in una delle adiacenze della piazza di Spagna: ecco il fatto.

Erasi divulgato nelle ore pomeridiane del giorno 19 luglio che nelle vicinanze di sant’Andrea delle Fratte erasi veduto il Minardi, ch’era appunto uno dei designati nella lista del 15, ed uno dei più esosi agenti della polizia pontificia.

Bastò questo perchè si recasse in quelle adiacente una turba di popolo la quale venne a poco a poco talmente ingrossando, che la sera tutte le strade che accerchiavano r isola dirimpetto alla chiesa, n’erano ingombre. E tutti erano smaniosi di conoscer la verità, e d’impadronirsi della persona del Minardi.

A tal uopo irrupper molti qua e là per le case nelle vie del Pozzetto e della Mercede, e ne furono invase le loggie, e perfino i tetti. Intanto vedevansi pattuglie civiche perlustrare que’ luoghi, ed altro pattuglie di semplici borghesi che arbitrariamente eransi formate per la polizia della città. Aggiungeremo poi ancor questa alle miserie dell’età nostra, che si mandò in cerca e si fecer venire monsignor Morandi ed il padre Ventura. Quest’ultimo arringò il popolo da una finestra intanto che il Ciceruacchio teneva nelle mani una lucerna assicurando che

  1. Vedi la Pallade. n 20.