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Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. II).djvu/220

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sono sì largamente invalse e compenetrate nelle abitudini del paese, alle abolizioni violente succede il mal umore e il ridicolo, che ne svela l’impossibilità di esecuzione.1

Il 7 altra circolare fu divulgata dal medesimo sulla partenza dei civici e volontari.2

Il 9 ritornò in Roma da Napoli il famoso lord Minto.3

Il general Durando emise da Bologna il 10 altr’ordine del giorno.4

E lo stesso giorno il cardinale Vizzardelli venne sostituito al Cardinal Mezzofante nel ministero dell’istruzione pubblica.5 Monsignor Corboli Bussi partì per una missione nell’alta Italia.6

Inoltre vennero eletti nel giorno stesso il conte Francesco Lovatelli a prolegato della provincia di Ravenna, il conte Eduardo Fabbri di Cesena a prolegato di Urbino e Pesaro, il cavaliere Andrea Bonfigli di Osimo a delegato della provincia di Rieti, e monsignor Pasquale Badia a delegato della provincia di Frosinone.7

Il 15 aprile ebbe luogo la partenza di lord Minto il quale dopo aver parlato molto e concluso nulla, e fattosi notare per molti tratti di leggerezza puerile, se ne ritornò in Londra colle pive nel sacco, reduce da una missione bastarda perchè nè officiale nè officiosa, e che non segnò al certo una delle migliori pagine nella storia dell’Inghilterra.8

Nei primi quindici giorni di aprile occorsero pure altre cose che a noi sembrano meritevoli di ricordanza speciale, e fra queste, due ne scegliamo:


  1. Vedi il I vol. Motu-propri n 44. — L’Epoca pag. 74.
  2. Vedi il I vol. Motupropri n. 45.
  3. Vedi l’Epoca dell’11 aprile pag. 87.
  4. Vedi il V vol. Documenti, n. 42.
  5. Vedi la Gazzetta di Roma del 10 aprile 1848.
  6. Vedi la detta Gazzetta idem, idem.
  7. Vedi la detta Gazzetta idem, idem.
  8. Vedi l’Epoca del 18 detto. — Vedi il Capitolo XX del I volume della nostra Storia.