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Il giorno 7 il professore Carlo Luigi Farini venne nominato direttore per la sanità, gli spedali, e le carceri.1

Tutte queste disposizioni indicano chiaramente che il Rossi aveva una volontà determinata di riordinare lo stato. Dalla scelta delle persone poi si venne pure a conoscere ch’esso cercava le capacità sociali là ove trovavano, e non consultava soltanto il colore delle opinioni politiche; e se chiamò il Recchi, il Minghetti, il Delfini, il Farini ch’erano capacità liberali, ne chiamò molti altri che avean la capacità scevra affatto da passione politica, ovvero d’indole essenzialmente conservatrice. In una parola il Rossi cercava gli uomini sperti nel maneggio degli affari, e poco calevagli se dovesse cercarli fra i progressisti, fra quelli dello statu quo, o fra i più pronunziati retrivi.

Per ora ci arrestiamo quanto alle cose del Rossi, e diremo della nomina importantissima del generale Zucchi a ministro delle armi, aggiungendo un breve epilogo delle cose operate dal medesimo, ed alcuni cenni biografici sul suo conto, preso per punto di fermata il 15 di novembre. .

Imparammo dalla Gazzetta di Roma del 22 settembre, ch’era partita persona per recare al general Zucchi il dispaccio col quale Sua Santità lo chiamava al carico di ministro delle armi.

Fummo informati dal giornale del 7 novembre che la sua nomina ebbe luogo fin dal 19 settembre, cioè tre giorni dopo la formazione del ministero Rossi. Con tale nomina inoltre venivagli confermato il titolo di tenente generale che già possedeva.

Nacque il generale Carlo Zucchi in Reggio di Modena nell’anno 1776.

Dopo aver servito gloriosamente prima la repubblica francese e quindi l’impero, trovossi alla suà caduta generale nell’armata italiana. Ed essendosi convenuto che i reduci

  1. Vedi la Gazzetta di Roma del 7 novembre 1848