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della rivoluzione di roma 73



CAPITOLO IV.

[Anno 1848]


Rivoluzione di Parigi del 24 febbraio 1848, e sue cause, parte palesi e parte occulte. — Banchetti pubblici che la precedettero. — Scacciato il re Luigi Filippo, surse un governo provvisorio. — Nomi dei membri che lo componevano. — Stato dell’opinione in Francia. — Effetti prodotti in Roma dalla rivoluzione di Parigi.


Il trono di luglio 1830 che aveva assicurato alla Francia, mediante l’abilità di chi occupavalo, una pace ed una prosperità grandissima per diciotto anni consecutivi, incominciò a vacillare fino dal giorno che, per un funesto accidente, venne rapito ai viventi quel duca d’Orleans che pareva destinato dalla Provvidenza ad occuparlo gloriosamente un giorno.

Luigi Filippo invecchiava; la sua energia veniva meno, e la prospettiva delle tempeste che alla sua morte si sarebbero suscitate, non che la crisi di una reggenza pericolosa, avean rianimato le speranze degli uni, rattiepidito quelle degli altri, aperto l’adito alle passioni animatrici di futuri rivolgimenti.

Se la opposizione avea perduto nelle elezioni del 1846 parecchi de’ suoi più illustri campioni, altri dei più rinomati erano rimasti impavidi sul campo di battaglia.

Pur tuttavia le Camere in complesso rappresentavano degnamente le forze intellettuali della Francia, e la giurisprudenza, l’armata, la proprietà, l’industria, la politica, la scienza e le grandi celebrità sociali avevano pagato il loro tributo inviandosi ciascuna i suoi più degni rappresentanti.

Non mancavano con tutto ciò elementi moltiplici di discordia in Francia, e massime fra i capi del socialismo, molti dei quali vedemmo salire al potere nell’anno 1848