Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/173

Da Wikisource.

della rivoluzione di roma 169

le difficoltà. A noi sembra che col tempo (forse con due o tre generazioni) una sola cosa possa farle sparire, dileguando a poco a poco le discrepanze di gusti, di abitudini, di tendenze; e questa cosa sarebbe il vapore applicato alle strade ferrate le quali col moltiplicare le comunicazioni potrebbero fondere in uno tutti i popoli che abitano la penisola, e far loro assumere uno stesso colore.

Oggi l’Italia è una stoffa di vari pezzi, di vari colori, e di tessuti diversi. Chi sa che un giorno questa stoffa non possa essere tutta di un pezzo ed eguale per qualità e colorito? Le nostre disquisizioni peraltro si riferiscono al tempo presente o a noi vicino, gli effetti del quale possono essere intesi da noi o dai nostri figli.

Ciò che toccherà in sorte ai nostri pronipoti o più remoti discendenti interesserà coloro soltanto che precedendoli di poco, potranno meglio prendere consiglio dai tempi che correranno, quando noi non saremo più. Noi tessiamo la storia, e non facciam profezie.

Ci permettiamo bensì di dare non tanto un avvertimento, quanto un consiglio agl’Italiani, emanante dal cuore e dalla convinzione più profonda di chi sente al pari di loro amore ed attaccamento per la patria comune, ed è questo.

Che ove pure ciò che si desidera ardentemente da molti, potesse quando che sia verificarsi, converrebbe ritenere indelebilmente scolpito nella mente e nel cuore, che è da aggiungere alle difficoltà, le quali non son poche, altra e più importante di tutte, cioè che per prima primissima condizione dovrebbe mirarsi alla integrità della religione cattolica in Italia. Sì, lo ripetiamo, senza la conservazione dell’unità religiosa e del rispetto per essa che fu il retaggio de’ nostri padri, nè unità politica, nè indipendenza, nè libertà, nè felicità sarebbero sperabili per nessun modo.

Questo beneficio la Italia lo avrebbe; ma disgraziatamente gli uomini che iniziarono, e che perseverano alla testa del movimento italiano, sembra che abbiano agito sempre a contro senso; e che desiderosi d’innalzare un