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Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/221

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della rivoluzione di roma 217

E con decreto del 12, dell’assemblea costituente, si prescrisse che le leggi da allora in poi dovessero emanarsi in nome di Dio e del popolo, ch’era il formulario di Mazzini.1

Con altro decreto del 12 della suddetta, venivano sciolti dal giuramento prestato all’abolito governo tutti i funzionar! ed impiegati civili, giudiziari ed amministrativi, non che i militari.2

E con altro di detto giorno della medesima, statuivasi che la bandiera della repubblica romana sarebbe la italiana tricolore coll’aquila romana sull’asta.3

E la stessa assemblea costituente in seduta pubblica proclamava il 12 Giuseppe Mazzini cittadino romano.4

Il 13 con notificazione del comitato esecutivo si avvertì il pubblico, che l’assemblea aveva pronunzialo che qualunque alienazione di beni stabili o mobili delle case religiose o di altro qualunque stabilimento ecclesiastico, casa pia e così dette mani morte, era proibita sotto pena di nullità.5

Il 14 l’assemblea costituente decretò che il debito pubblico era debito nazionale.6

Detto giorno il comitato esecutivo cessò dalle sue funzioni, e nominò il nuovo ministero così composto:

C. E. Muzzarelli, presidente del Consiglio dei ministri e ministro dell’istruzione pubblica.
Aurelio Saffi ministro dell’interno.
Giovita Lazzarini » di grazia e giustizia.
Carlo Rusconi » degli affari esteri.
Ignazio Guiccioli » delle finanze.
Pietro Sterbini » del commercio e dei lavori pubblici.
Pompeo di Campello » di guerra e marina.7


  1. Vedi Monitore del 13, pag. 37, e del 16, pag. 69.
  2. Vedi Monitore del 13, pag. 57, e del 16, pag. 69.
  3. Vedi detto del 13, pag. 57 e del 16, pag. 69.
  4. Vedi detto del 13, pag. 57.
  5. Vedi detto del 14, pag. 61, e del 15, pag. 65.
  6. Vedi detto del 15, pag. 65. — Vedi la Pallade, n. 472.
  7. Vedi Monitore del 15, pag. 65.