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di Dampierre, della società cattolica di Praga, de! comitato centrale del danaro di san Pietro a saint-Brieue, dei cattolici di Rietberg in Westfalia, del comitato centrale savoiardo pel danaro di san Pietro, e dei cattolici di Galles.

Tutte queste lettere e indirizzi che sommano nientemeno che a 297, attestano la profonda devozione di chi le senese, e le offerte di assistenza, di aiuti e di sagrifici di ogni genere per assicurare il trionfo della Chiesa e del papa, e la reintegrazione di questo nel governo temporale degli stati della Chiesa stessa usurpati dai repubblicani. Essi venner raccolti e pubblicati in Napoli in 2 volumi in-4, sotto il titolo: L’orbe cattolico a Pio IX pontefice massimo esulante da Roma, 1848-1850.1

Tutto ciò dice abbastanza che in fatto di profferte di aiuto e di appoggio sì morale come materiale non difettavasi, ma ve n’era forse di troppo.

Si leggan di grazia detti indirizzi; si paragonino con quella miserabilissima raccolta contenente gli atti di adesione alla repubblica, che i repubblicani stamparono e divulgarono in seguito sotto il titolo di Protocollo della repubblica romana, e che veggonsi sottoscritti in gran parte da gente oscura e ignorante, perchè molti non sapendo aerivere apposero ai loro nomi o spaccarono (come si dice) la croce; e ci si dica poi da qual parte propendessero le simpatie della porzione più colta e più rispettabile della società umana, se per la repubblica o pel papa.

Avendo detto abbastanza su tale particolare affinchè i nostri lettori possan farsene una generale ed adequata idea, passiamo a raccontare gli atti e le cose occorse nel resto di febbraio di sui dobbiamo ancora tener proposito.

Incominceremo il nostro racconto da una di quelle farse, vera parodia delle scene comiche della repubblica del 1798. Il giorno 16 febbraio si dette un convito

  1. Vedi L’orbe cattolico a Pio IX ec. Napoli, 1850, vol. II, in-4.