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Pagina:Storia della rivoluzione di Roma (vol. III).djvu/626

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622 storia

Il giorno 9 la commissione di tutela e aggiudicamento per le requisizioni di ori, argenti e valori metallici composta di

Orazio Antinori
Giulio Govoni
Gio. Paolo Muti
Alessandro Malvezzi
Federico Doda


emise un indirizzo tendente a rassicurare i cittadini.1

Il giorno 11 la commissione municipale di approvigionamento, e per essa Angelo Tittoni, proibiva provvidamente ai fornari di vendere alcuna quantità di farine oltre il piccolo e consueto dettaglio.2 Diciamo provvidamente, quantunque una siffatta misura, in tempi regolari, avrebbe potuto qualificarsi come attentatoria alla libertà del commercio; ma in momenti eccezionali com’eran quelli, le misure eccezionali erano reclamate dalla necessità. E nei caso attuale, senza un simile provvedimento, i soli ricchi si sarebber riempiuta la casa di farine, e la povera gente non le avrebbe avute neppure per il giornaliero consumo.

Con altro avviso poi la detta commissione autorizzava i fornari a prendersi gratuitamente nella villa Borghese la legna, le fascine, e i ramoscelli che vi erano.3

Ed il giorno 12 il triumvirato dichiarava illegali tutte le requisizioni che non si facessero d’ora innanzi in virtù di un mandato segnato dal triumvirato stesso.4

Ed affinchè non si creda che queste requisizioni arbitrarie o latrocini, di cui varie volte ci è occorso di parlare nelle presenti, carte, fosser cosa di lieve momento, ricorderemo che entrati appena i Francesi in Roma, crearono una

  1. Vedi il Monitore, pag. 561.
  2. Vedi detto, pag. 575.
  3. Vedi detto.
  4. Vedi detto, pag. 577.