Pagina:Storia della rivoluzione piemontese del 1821 (Santarosa).djvu/287

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III. L’atto di abdicazione di S. M. Vittorio Emanuele sarà pubblicato al seguito del nostro decreto.

IV. Nominata che sia la Giunta provvisoria da tener le veci del Parlamento Nazionale fino alla sua convocazione, sarà fissato il giorno che le truppe presteranno il solenne giuramento a Noi e alla Costituzione del regno.

V. Intanto è ordinato a tutte le Autorità civili, giudiziarie e militari di rimanere al loro posto fino ad ulterior ordine nostro, e di dover esercitare le funzioni con una fedeltà ed esattezza anche maggiore del consueto, proporzionata cioè ai bisogni della patria.

Dato in Torino il quattordici marzo, l’anno del Signore mille ottocento ventuno.

CARLO ALBERTO.

Dal Pozzo.




Documento O, pag. 85.



LA GIUNTA PROVVISORIA

Nell’attuale assenza di S. A. S. il Principe Reggente, e mentre si sta attenendo che essa faccia conoscere le sue intenzioni, state ancora da noi esplorate, la Giunta provvisoria, sola autorità centrale, si è radunata per deliberare sulle gravissime circostanze in cui si trova la cosa pubblica, ha pure udito i Deputati del Corpo Decurionale di questa città, come interessato all’ordine e alla tranquillità della capitale.

Quindi ha considerato:

Che un Governo è sempre il primo bisogno della società, poichè la sua presenza è necessaria sì per l’ordine e per la quiete de’ cittadini che per la conservazione di tutta insieme la cosa pubblica; laddove la sua assenza, oltre al trarre con sè i sommi disastri dell’anarchia e