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114 | VITA DI PIO VII |
de Bayane decano della sacra rota romana1: pubblicò finalmente cardinale dell'ordine dei preti Domenico Pignatelli di Belmonte chierico regolare teatino, arcivescovo di Palermo2. Così in brevissimo tempo al sacro collegio aggiungevasi un numero di ventiquattro cardinali per sapienza teologica e legale, per altissime cognizioni e per ingegno atti a giovare dei loro consigli la santa sede in tempi tanto calamitosi.
XVI. Roma e la Francia, Pio VII e il primo console nei loro rapporti erano in accordo amichevole. Alle grandi riunioni tenute nel palazzo dell’ ambasciata francese intervenivano i cardinali, la prelatura, i patrizi ed altri ragguardevoli personaggi. Il conte di Avaray incaricato segreto ed amico di Luigi XVIII, del quale avea nell’esilio seguita la sorte, era trattato con molta freddezza: parlando con esso sul conto di Bonaparte il cardinal Consalvi diceagli: certe corti possono non amare quest'uomo singolare, ma pur trattano seco lui, domandano il suo intervento e almeno in apparenza ne cercano l'amicizia. Vedete, aggiungeva l’accorto diplomatico, cosa ha fatto la stessa Inghilterra. Quale miscuglio di confidenza, di suffragi, di debolezza, di pazienza! Era impossibile negar questi fatti. Murat che nella vicina Toscana per la sua natura proclive al grandioso si compiaceva degli omaggi e delle lodi che gli venivano dai popoli amministrati, desideroso com'era di ammirare le magnificenze di Roma, recavasi fra noi ed era splendidamente trattato dal magnanimo Pio e dal principe D. Camillo Borghese. Così stabilivasi fra il luogotenente cognato di Bonaparte e il principe romano quella scambievole amicizia che determinò quindi il matrimonio verificato l’anno seguente fra Paolina vedova del generale Leclerc, sorella