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LIBRO I.



I. Pretende la famiglia dei Clermont Tonnerre di Francia derivar da lei quella dei Chiaramonti sino dal secolo XV stabilita in Cesena. Allorchè l’immortale pontefice, di cui prendiamo a descrivere i fasti, fu sollevato alla catedra di s. Pietro molti dotti si fecero ad investigare l’origine di questa nobilissima prosapia. Si frugarono pubblici e privati archivi, si consultarono antichi autori, si tenne conto delle istorie municipali, delle tradizioni per decidere se la famiglia dei Chiaramonti dovea tenersi fra quelle, che diconsi originarie italiane, o fra le molte per vicende di guerra o per altre cause venute a noi e fatte nostre da lungo correre di anni, da maritaggi contratti, da uffici cittadini e da pubbliche cariche sostenute. Varie furono le opinioni: si negò l’affinità dei Clermont1, per farla derivare da un tal Dalmasio guerriero cristiano, che prima del 1000 conquistò nella Catalogna un castello detto di Claramonte, da cui prese il nome2: altri, e con più ragione, la vuole originata

  1. Non ultima delle ragioni per le quali si esclude l’affinità dei Clermont Tonnerre è che la famiglia francese ha nello scudo gentilizio due chiavi incrociate, e quella di Cesena tre teste di mori bendati e tre stelle.
  2. Onorio III creò cardinale Nicolò dei Chiaramonti nobile siciliano. Vedi Moreri.