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12 VITA DI PIO VII

denza, e tale veramente mostravasi quando ordinava con raro accorgimento la sua diocesi, promovea a cariche distinte uomini onorandi, vegliava alla istruzione dei giovani studiosi. Valse una circostanza a mettere in luce quella energia di carattere che avremo occasione di ammirar tante volte. Eragli riferito, che sulle mura dell'episcopio, e sulle pareti della cattedrale Tiburtina un venditore di stampe e di libri devoti avea collocato fra varie incisioni un ritratto di Clemente XIV sotto cui impropriamente leggeasi l'attributo di beato. Si turbò Chiaramonti, ne scrisse al padre Mamachi, maestro dei ss. palazzi apostolici1, mandò nel tempo stesso per un suo domestico l'ordine di toglier la stampa: rifiutavasi il venditore di obbedire al vescovo, dicendosi autorizzato da altri2. Incontrò ingiuste opposizioni: adiva però la curia e i suoi diritti erano sostenuti dalle congregazioni romane. La fermezza spiegata in questo incontro piacque al pontefice; fu dai cardinali lodato il contegno di un uomo, tanto di se non curante quanto energico propugnatore della dignità episcopale.

VIII. Un fratello del Chiaramonti, il conte Gregorio, educato nell'accademia ecclesiastica, ove fu ricevuto a di lui preghiera, avea dichiarato al nepote del papa monsignor Braschi, non sentirsi inclinato alla prelatura: volere abbandonar l'accademia e viver celibe. Fu ventura; che da quel tempo si fissarono in lui gli sguardi di Pio VI, che

  1. Il padre Tommaso Maria Mamachi Maestro dei ss. palazzi apostolici, lodato autore della eruditissima opera « Origines et antiquitates christianae » della quale giustamente fu scritto, principem locum tenent laudatissimae origines et antiquitates Christianae.
  2. Dissente da questo racconto il cav. Artaud di Montor, il quale nella sua storia di Pio VII tradotta dall'abate Cesare Rovida narrando questo incidente scrisse « Il vicario di s. uffizio di Tivoli, senza aver ottenuta la permissione del vescovo, avendo permessa la vendita di alcuni libri ascetici, il vescovo minacciò il vicario d'un interdetto , se non riconosceva l'autorità dell' ordinario » Artaud storia di Pio VII cap. I.