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14 VITA DI PIO VII

dal concilio di Trento1, con paterna sollecitudine intraprese la sacra visita. Mosse il giorno 19 aprile 1786 dalla cattedrale e quindi ad una ad una visitò le borgate, i castelli soggetti alla sua episcopale giurisdizione, portando ovunque le consolazioni e le provvidenze consigliate dalla carità e dallo zelo. Le fatiche, gl'incomodi, i pericoli disprezzò con coraggio apostolico, né fuvvi in diocesi luogo aspro o paludoso, ove non si diffondessero per la presenza del vescovo spirituali e temporali vantaggi. Provvedeva da un lato ai bisogni delle varie chiese, ai reclami del clero e del popolo, diffondeva dall'altro elemosine ai poveri, rimoveva gli scandali e le cose del culto avvantaggiava mirabilmente. E qui è luogo a ricordare sommariamente varie delle moltissime cose operate in Imola dal Chiaramonti durante il decennio del suo memorabile episcopato: e più certamente avrebbe egli fatto se meno calamitosa volgeva l'età, in quella parte specialmente dei domini pontifici prima delle altre agitata e sconvolta dalla invasione francese2.

X. La chiesa di Castel Bolognese da altri incominciata e da lui condotta a termine, quella dei Badiani edificata dalle fondamenta sarebbero perenne monumento di animo generoso se ad altre e più memorabili opere noi serbava la provvidenza. Intese l'animo suo a migliorare le condizioni di Lugo: rese più vasto l'ospedale civico, dotò di asilo le giovani orfane; a proprie spese perfezionò la chiesa di s. Maria della regola , la consacrò insieme a quella dei padri Carmelitani. La parrocchia di S. Lucia trasferì nella chiesa di s. Bernardo per servire al decoro; e altre non

  1. Sacrosancti Concilii Tridentini Sess. XXIV. Cap.I. et seq.
  2. Per quello che riguarda Imola e la importanza storica e topografica dell'Emilia, senza aver ricorso a ciò che dicono i moderni, basta ricordare le parole di Plinio « Forum Cornelii, oppidum in Aemilia, quod et forum Sillae appellatur, utroque nomine deducto a Cornelio Silla dittatore, qui ibi primus forum instituit Foro Corneliensis agri meminit. Hodie Imolam vocant quasi Æmiliam a nomine viae, in qua sita est. » Plin. Lib. III. Cap. XVI.