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434 | D e l P a n n e g g i a m e n t o. |
§. 15. Su alcune monete e su qualche antica pittura vegliamo delle teste femminili, e talor anche divine, coperte d’una rete, la qual maniera è in uso anche oggidì in alcuni paesi dell’Italia e della Spagna. Di questa specie di cuffia chiamata da’ Greci κεκρύφαλος1 ho già parlato altrove2. Qualche volta s’attaccavano delle gemme alla fascia ond’aveano cinto il capo3.
[.. alle orecchie...] §. 16. Ebber gli orecchini alcune delle più antiche sta- tue, come la Venere di Prassitele: e dalle orecchie traforate argomentiamo che pur li avessero le figlie di Niobe, la Venere Medicea, la Leucotea, e una bella testa ideale di basalte verde nella villa Albani. Due sole figure in marmo però si sono fino a noi conservate coi pendenti di forma rotonda lavorati sullo stesso marmo, quali a un di presso veggonsi su una figura egiziana4. La prima è una delle due Cariatidi nella villa Negroni, l’altra è una Pallade che pria stava nel romitorio del card. Passionei presso i Camaldolesi sopra Frascati, e da alcuni anni è stata trasportata in Inghilterra. Hanno simili orecchini due busti di terra cotta alla casa di campagna del conte Fede nella villa d’Adriano. Apulejo fa pur menzione de’ pendenti che portavano i giovanetti5, e veggonsi questi ad Achille su un vaso di terra nella biblioteca Vaticana6. Platone eziandio parla nel suo testamento7 di orecchini d’oro, e Senofonte rimprovera Apollonide8 che per essi aveasi traforate le orecchie.
§. 17. Nè perchè io, parlando delle orecchie traforate e de’ pendenti nelle statue, non ho addotte ad esempio se non
te- |
- ↑ Polluce Onom. lib. 7. c. 33. segm. 192., Anthol. lib. 7. num. 10. v. 7., Suida V. Κεκρύφαλος
- ↑ Descript. du Cab. de Stosch, cl. 4. sect. 1. num. 47. pag. 417.
- ↑ Anthol lib. 7. num. 14. v. 2.)
- ↑ Pocoke’s Descript. &c. vol. I. p. 211.
- ↑ De hab. doctr. Plat. phil. oper. Tom. iI. pag. 576.
- ↑ Monum. ant. ined. num. 131.
- ↑ Diog. Laert. lib. 3. segm. 42. Tom. I. pag. 188.
- ↑ Idem. lib. 2. segm. 50. pag. 111.