Pagina:Storia delle arti del disegno II.djvu/331

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vera di lui testa col nome nel palazzo Mattei1 restaurata nel naso, nelle labbra, e nel mento, esser dovrebbe lavoro a un di presso dello stesso tempo. A questo pare che non convenga la forma delle lettere non troppo eleganti; ma nelle pubbliche iscrizioni abbiamo a distinguer quelle, che apposte furono ai monumenti da particolari artisti a tal uopo destinati, da quelle che gli scultori medesimi non tanto pratici metter soleano ai proprj lavori.

§. 23. Di Lucio Bruto la più bella testa che v’abbia in Roma, è, a parer mio, quella che possiede il signor marchese Rondanini. Fra le tante col nome di Giulio Cesare, che adornan varj musei, non ve n’è pur una che al suo ritratto nelle medaglie interamente rassembri. Quindi è che il signor cardinale Alessandro Albani, soggetto de’ più periti, nell’antiquaria, dubita che vere immagini di quell’imperatore non siansi conservate; e vanamente si pretende che il busto posseduto dal signor cardinale di Polignac ne sia l’unica e vera tratta dal naturale2. Merita d’esser qui per ultimo notata la disposizione di quella dama romana, che in testamento obbligò il suo consorte ad ergere allo stesso imperatore una statua d’oro del peso di cento libre in Campidoglio3. D’una pretesa statua di Clodio più opportuna occasione avremo di ragionare in fine del Capo seguente.



  1. Ne dà la stampa in rame non troppo esatta Fulvio Orsini Imag. illustr. num. 146., e il signor abate Amaduzzi Monum. Matthæj. Tom iI. Tab. 10. 11. La testa del museo Capitolino senza nome è più bella di questa; e bellissimo e di grandissima diligenza è il cameo del signor principe Chigi bianco in fondo di sardonica, pagato mille zecchini.
  2. Cabinet de Polignac.
  3. V. Lips. Eclet. lib. 1. c. 9. op. Tom. I. pag. 252.

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