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dai tempi d’Adriano ec. | 397 |
[Colonne di Erode Attico.] §. 8. Il mentovato Erode Attico fece ergere delle ad alcuni suoi più cari liberti1, ma dei molti monumenti, ch’egli fece ergere in Roma, in Atene, e altrove, più non abbiamo che due colonne del suo sepolcro d’un marmo detto cipollino, di tre palmi di diametro; esse son note per l’appostavi iscrizione che spiegata fu dal Salmasio; e giova dire che sognasse uno scrittor francese, quando immaginò che questa iscrizione fosse in lettere latine, e non in greche2. Le colonne portate furono a Napoli nel 1761., e stanno ora nel cortile del museo Ercolanense a Portici3. Spon ha pubblicate le iscrizioni della di lui celebre villa Triopea, che serbansi ora nella villa Borghese4.
[Statue erette ai vincitori circensi.]
§. 9. Ergeansi allora eziandio delle statue a coloro che riportavano il premio alla coria de cocchi nel Circo5, del che possiamo trarre argomento, e formarcene un’idea fu alcuni pezzi di musaico in casa Massimi col nome delle persone ivi figurate6, e più chiaramente ancora fu un vincitore in simili giuochi di grandezza quasi naturale, rappresentato fu una quadriga in basso-rilievo, che facea parte di un’urna sepolcrale ovata, e vedesi ora nella villa Albani7. V’è nella villa Negroni una statua d’un simil vincitore, di cui nel restaurarla ne fu fatto un ortolano, col dargli in mano una zappa: tale lo crederono al ritorto coltello, simile al ronchetto de’ giardinieri, che tiene alla cintura, e che gli è comune col vincitore posto sulla mentovata quadriga. Lucio Vero fece altresì collocare nel Circo la figura
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- ↑ Philostr. De vit. soph. lib. 2. c. 1. §. 10. pag. 558. Tom. iI.
- ↑ Renaudot Prém. mém. sur l’orig des lettres grecques, Acad. des Inscript. Tom. iI. Mém. pag. 237.
- ↑ Ne è restata la copia colle iscrizioni nella Biblioteca Vaticana.
- ↑ Miscell. ec. sect. 10. n. 12. pag. 322.
- ↑ V. Palmer. Exerc. in opt. sere auctor. græc, ad Lucian. pag. 535.
- ↑ Un combattimento di gladiatori, de’ quali ognuno è distinto col proprio nome, ricavato da un disegno presso l’e˜mo Albani è stato pubblicato dal nostro Autore ne’ suoi Monumenti antichi n. 197.e 198. Tal opera nondimeno, per quanto si può giudicar dal disegno, fu eseguita o dopo il decadimento dell’arte, o da un artista poco esperto.
- ↑ Monum. ant. ined. num. 203.