Pagina:Storia delle arti del disegno II.djvu/47

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presso i Greci, e loro Pittura. 41

lerò in appresso. In quella il bulbo dell’occhio è formato del suddetto marmo palombino, ma intorno intorno le palpebre e negli angoli vi si scorge ancora l’indizio d’una sottilissima foglia d’argento, con cui probabilmente avea l’artista tutto coperto il bulbo, affine d’imitare col lucido dell’argento il bianco della cornea, che tende alquanto al ceruleo, tagliandone poi nel mezzo il circolo dell’iride: questa è incavata, ed ha in sé un forellino più profondo al luogo ove si suppone il lume dell’occhio; ond’è probabile che sì l’una che l’altro fossero indicati da due differenti pietre preziose, analoghe pel colore a quelle parti dell’occhio che doveano rappresentare. Incassati nello stesso modo erano gli occhi della mentovata Musa, come si argomenta da un avanzo di sottil foglia d’argento rimastole fra le palpebre1.

[Ragguardevoli statue di bronzo ...] §. 16. Poiché fra tutti gli antichi monumenti dell’arte più rari degli altri sono i lavori in bronzo, spero che non farà discaro al mio leggitore, se qui gl’indicherò i più ragguardevoli bronzi antichi che fino a noi si sono conservati, e che non molti erano prima che si scoprissero quelle città che il Vesuvio ha distrutte e sepolte.

§. 17. Non credasi però che io voglia qui tutte nominare le opere in bronzo del museo Ercolanense, che possiede un immenso tesoro in questo genere: troppo lunga farebbe, e qui non necessaria impresa. Mi basterà l’indicarne alcune più ragguardevoli statue di grandezza naturale, tanto più che in molti luoghi di questa Storia già di molti altri monumenti di quel museo ho fatta menzione. Ma poiché in Roma, e più ancora negli altri luoghi i bronzi antichi son rari, tutte rammenterò le statue e le teste a me note, omettendo però quelle figure che non sono più grandi di

Tom. II. F due


  1. Pare che vi fossero artisti, che unicamente incastrassero gli occhi; arguendosi da quel fabbro oculariario, di cui si è parlato alla pag. 27. not. 1., e da un altro presso lo Spon Miscell. es. sect. 6. p. 232., e Buonarruoti Osserv, ist. sopra alc. med. pref. p. XII.