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Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/191

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s u l l’ A r c h i t e t t u r a. 173

§. 39. Noi abbiamo a’ tempi di Mosè le colonne con basi, e capitelli, e se ne parla nell’Esodo1. I capitelli, regnando Salomone, erano ornati a foggia di giglio2. Nel tempo stesso gli Egiziani gli usavano con frondi come di palma3, e ve ne erano ancora di abbelliti con melogranati4. Ecco le prime tracce del capitello corintio. I fregi, i bassi rilievi, le figure di frutti, e specialmente di animali non erano cose ignote agli Egiziani, a’ Fenicj, agli Etruschi, ed erano lavori, che si facevano secoli e secoli avanti che si mettessero in opera da’ Greci. Io non parlerò delle opere egiziane ornate di figure, e ricche di statue (che sebbene lavorate con poco disegno, mostravano qualche arte) per essere cose troppo note. Dirò, che dagli Egiziani passò questa manifattura a’ Fenicj, come lo attesta il loro paesano Sanconiatone5, e questi forse la resero più ingegnosa, onde si chiamarono le statue loro sassi animati6, indi agli Etruschi, divenuti eccellenti nella plastica, e non del tutto ignoranti nella scultura. Ma quello che non ci lascia dubitare dell’arte, che avevano i popoli più antichi nel formare ornamenti in onore delle loro Deità, e per nobilitare i loro tempj, lo ricaviamo dalle sacre pagine, colle quali va di concerto Flavio Giuseppe laddove ci riferisce7, che gli Ebrei furono condannati ancora al lavoro di segar le pietre. Da esse pertanto non solo apprendiamo, che a’ tempi di Salomone si lavorava con pietre tagliate, pulite, lisciate, come si disse, ma che di più a’ tempi di Mosè erano in uso le sculture, e perciò vennero a lui proibite le rappresentanze di uomini, di animali8, e d’ogn’altra cosa pel mezzo di scalpello figurata. I Gentili per contrario,


a’ qua-


  1. Exod. cap. 26. vers. 32., & cap. 36. vers. 36.
  2. Regum lib. 3. cap. 7. vers. 19.
  3. Herod. lib. 2. cap. 169. pag. 186.
  4. Reg. lib. 4. cap. 25. vers. 17.
  5. Apud Euseb. De præpar. evang. lib. 1. cap. 9. pag. 32.
  6. loc. cit. cap. 10. pag. 37. C.
  7. Contra Apionem lib. 1. cap. 26.
  8. Vedi qui avanti §. 14.