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Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/457

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non si vede cuscino, ma sibbene il suppedaneo, e anch’esso mesto. Ma qui non si vede segno di sagrifizio; e se la madre siede col cuscino, o avrà avuto qualche ragione particolare, o non avrà osservato il costume.

4. Pag. 31. * Corniola del museo Stoschiano, rappresentante Prometeo, che prende le misure dell’uomo1, o della donna, che vuol formare, secondo Esiodo2, e Luciano3. Ne parla Winkelmann nel Tomo iI. pag. 7. 8.

5. Pag. 51. Disegno di un bassorilievo in bronzo conservato nel museo Borgiano a Velletri della stessa grandezza. Il soggetto rappresentato è Minerva, che insegna a costruire, o piuttosto a dirigere la nave ad Argo. Vi è in compagnia di quella dea Mercurio, forse come inventore delle arti, che non mi è riuscito di trovare in alcuno dei tanti monumenti collo stesso soggetto; nè mentovato per ciò dagli scrittori.

6. Pag. 87. * Due antiche monete siracusane del museo Stoschiano, delle quali parla Winkelmann nel Tomo iI. p. 93. Se ne veggono delle simili presso il sig. Scachmann4, che le ha pure illustrate, e presso il Castelli principe di Torre Muzza5.

7. Pag. 83. Terracotta del museo del Collegio Romano portata, e illustrata dal nostro Autore nei Monumenti antichi inediti6. Vi si rappresenta Ulisse tornato in Itaca alla casa paterna, e riconosciuto dalla sua nudrice Euriala, che nell’arto di lavargli i piedi, come si solea fare ai forastieri, scoprì nella di lui gamba la cicatrice7. Essendo questa soprafatta da piacere, e da timore, e avendo perciò slargate le mani, le sfuggì il piede d’Ulisse, che nel cadere urtò con impeto nel vaso dell’acqua, e lo rovesciò. Allora efclamò: tu sei il vero Ulisse, e non ti ho riconosciuto prima di toccarti, e vederti le gambe! A queste parole Ulisse le chiuse la bocca colla mano, perchè non divulgante il suo arrivo. Dietro a lui sta Eumeo suo porcaro, celebre negli ultimi libri dell’Odissea. Il cane è quello, che lo riconobbe dopo tanti anni8. La stessa rappresentazione si vede sopra un lato di un’urna data


dal


  1. Igino Fab. 242.
  2. Theog. vers. 572.
  3. Prometh. & Jov. §. 1. op. Tom. I. p. 204.
  4. Catalogue rais. d’une coll. de medaill. pag. 44.
  5. Sicil. &c. vet. nummi, Tab. 75. segg.
  6. num. 161. par. iI. cap. 33. pag. 217.
  7. Omero Odiss. lib. 22. v. 405. e segg., Igino Fab. 125.
  8. Lo stesso lib. 17. v. 291. segg.