Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/490

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Tavole grandi in fine del Tomo.


I. Avendo il nostro Autore nella prefazione alle Osservazioni sull’Architettura, da noi tradotte, e riportate in principio di quello Tomo, data una tal quale descrizione degli avanzi maestosi dell’antica città di Posidonia, detta poi Pesto; ci è sembrata cosa utile alle belle arti di supplire nelle note quelle notizie più esatte, che poteano aversi dopo essere stata pubblicata la magnifica opera del ch. P. Paoli intorno a quei monumenti; e di estrarre eziandio da quella le figure degli edifizj ridotte in piccolo colle loro misure ragguagliate per moduli, e per palmi napolitani, e inserirle in fine dello stesso Tomo iiI. Qui si comincia dalla pianta della città, ove si sono accennate le mura, le porte, e i luoghi, ove esistono gli avanzi delle fabbriche, colle loro denominazioni. Ma prima di assicurare il nome della città, vale a dire, se debbasi chiamare Possidonia, Posidonia, o Pesto, è bene di motivare qualche cosa più a lungo della sua fondazione, e de’ suoi possessori. Nelle dette note, che aggiugnemmo alla prefazione di Winkelmann, riferimmo ancora il sentimento del lodato P. Paoli, che è di credere, che le fabbriche della città, le mura, e il resto siano opera degli Etruschi in tempi antichissimi prima della greca architettura; benchè nel resto l’ordine dell’architettura dei tempj sia dorico proprio de’ Greci. Comunemente si crede l’opposto sì per il popolo, cui se ne attribuiscee la corruzione, greco d’origine; e per l’ordine greco, che si osserva, come dicemmo, negli edifizj. Le ragioni, che possono assistere questa diversa inveterata opinione sono molte, e tali da meritare qualche attenzione; e tanto più le riporterò qui volentieri dopo aver ammirato il piacere, che mostra il lodato dottissimo scrittore perchè venga porta nel suo giusto lume la verità1. Pare incredibile primieramente, che fabbriche sì ben conservate, o almeno le mura, e il tempio maggiore debbano credersi d’un’epoca di gran lunga anteriore alla greca architettura, e fatti ne’ tempi antetrojani2. In fatto abbiamo la sto-


ria,


  1. Dissert. 2. num. 30. pag. 89.
  2. Paoli Dissertaz. 2. num. 29. pag. 43., Dissert. 3. n. 7. pag. 70., e vedi qui avanti pag. 186.