Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/505

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d e i   R a m i. 487

La base, che vedesi indicata, appartiene alle colonne interne del vestibolo. La figura a destra dimostra la maniera, con cui è diminuita la colonna del terzo edifizio di Posidonia, che ii descriverà nelle altre Tavole appresso. Si vede in questa figura come se ne è formata l’entasi: nel contorno a sinistra le misure notate sono state prese dalla scala de’ moduli posta sotto la figura. Si avverte però, che dove si vede notato in queste sette mifure min. 3., min. 9., min. 11. ec., deve esservi qualche piccolo errore. Ma noi l’abbiamo lasciata così per copiare fedelmente le Tavole del Padre Paoli, o conte Gazola, eccettuato il num. 8. e 8. noni, che deve essere 9. Quella forma di entasi è un poco particolare, e di un effetto migliore di quella sconcia, che si usa oggidì dagli architetti senza gusto, benchè a un di presso sulla forma di quella trovata in una colonna, e in un pilastro dal sig. Piranesi, di cui parlammo qui avanti pag. 43. not. c. Sostenendo greca la fabbrica di Posidonia, in cui si vede l’entasi, sarà il primo greco monumento, che potrà darsi in esempio. Peraltro nei luoghi, che citai alla detta pag. 43. not. b., Vitruvio riporta l’entasi, nome che pure è greco, agli ordini greci, non al toscano, di cui la vorrebbe far propria il P. Paoli1, supponendo etrusca quella fabbrica. Ma noi meglio parleremo di tale ornato, o aggiunta, nelle osservazioni allo stesso Vitruvio. Nel contorno a destra le misure sono ricavate dalla scala de’ palmi napolitani, che è l’ altra scala posta sotto all’antecedente.

X. La figura superiore di quella Tavola rappresenta la pianta del terzo edifizio di Posidonia colle sue misure notate, e prese col palmo napolitano. Nella figura appresso vi sono le parti in grande colle sue misure del capitello, architrave, e fregio delle colonne di questo edifizio, di cui la cornice non si è conservata, e perciò manca. Il semidiametro della parte inferiore ii quelle colonne nella maggior grossezza ha servito per il modulo diviso poi al solito in parti trenta per le misure di quella figura. Si sono finalmente indicati a piè di questa Tavola alcuni pezzetti de’ diversi ornatini, che si vedono scolpiti sotto i capitelli di dette colonne, di un lavoro eccellente.


XI.


  1. Dissert. 5. num. 19. pag. 143.