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Pagina:Storia di Milano I.djvu/23

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capo primo 5

aveva nome Medo, a cui si attribuisce la prima pianta della città, accresciuta poi di molto da certo altro famoso capitano, per nome Olano, dalla unione de’ quali nomi se ne pretende formato Mediolanum: sono opinioni senza alcuna prova, le quali sgorgano dai tempi oscuri, e perciò le accenno al solo fine di non lasciar ignorare quello che si è più volte ripetuto da chi ha scritto la storia del nostro paese.

La costruzione fisica della Lombardia sembra che possa darci de’ sospetti verisimili sullo stato antico della medesima. Le Alpi contornano questa pianura dalla parte settentrionale, e gli Appennini dal ponente e dal mezzogiorno la chiudono. Si mutano i nomi, ma in realtà la costiera non interrotta di monti chiude la Lombardia da tre parti, lasciandole l’aria libera soltanto all’oriente, laddove scorre il Po e va a sfogarsi placidamente nell’Adriatico. Perciò i venti che, sopra gli altri, da noi prevalgono, sono que’ di Levante. In questa pianura così fiancheggiata le altissime montagne che la cingono vi gettano fiumi e torrenti, i quali si uniscono al Po, ed esso ha la sua foce nell’Adriatico. La terra fecondissima su di cui abitiamo, per poco che gli uomini cessassero di preservarla coll’arte, verrebbe coperta dalle acque, e si formerebbe una palude. Il signor abate Frisi, nostro illustre cittadino, di cui non ricordo i titoli, perchè valgon meno che le due parole Paolo Frisi, mi ha graziosamente comunicate le notizie che i due laghi Maggiore e di Como, sono prossimamente allo stesso livello, cioè centocinquanta braccia al disopra di Milano. Il lago di Lugano è braccia cento più alto di quei due laghi; così riesce braccia ducentocinquanta più alto della città di Milano, cioè settanta