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comparvero nel mese di agosto de’ nembi di locuste. Queste occupavano l’aria, come dense e vaste nubi, ed offuscavano il sole. Esse volavano con molta forza, e tutte si dirigevano dalla stessa parte nel volo. Scendevano poi su i campi, e, a vederle discendere, pareva che cadessero fiocchi di neve. L’Azario dice che questi animaletti erano verdi, e col capo e collo grossi. Nel terreno sul quale avevano posato, erbe, foglie, frutta, tutto rimaneva distrutto; e così questi eserciti funesti di locuste, passando da un campo all’altro, isterilirono le terre; e durò il flagello da agosto sino al mese di ottobre. Un simile flagello, si dice che l’avesse provato la Lombardia quattrocentonovantun’anni prima, cioè l’anno 873, e ce ne tramandò memoria Andrea Prete. Ma se a quell’autor solo si poteva contrastare un avvenimento maraviglioso, converrebbe rinunziare alla storia se dubitassimo della verità rapporto all’anno 1364. Questo fenomeno, stranissimo per noi, è conosciuto in altre regioni verso il Levante. Carlo XII, re di Svezia, nella Bessarabia ebbe moltissimo a soffrire per i nembi di locuste; e l’autore della Histoire militaire de Charles XII de Suède ci narra un caso simile, ed eccone le parole: Une horribile quantitè de sauterelles s’elevoit ordinairement tous les jours avant midi du côtè de la mer, premièrement à petits flots, ensuite comme des nuages, à qui obscurcissoient l’air, et le rendoient si sombre, et si èpais que dans cette vaste plaine le soleil paroissoit s’être èclipsè. Ces insectes ne voloient point proche de terre, mais à peu près à la même hauteur