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Capo Quinto


Torino fatta colonia Romana. — Come s’avanzasse la civiltà del­l’Italia occidentale per l’innesto delle leggi e degli ordini politici di Roma. — Il re Cozio, figliuolo del re Donno. — Memorie di Torino ai tempi Romani. — Il torinese Quinto Glizio Attilio Agri­cola, stato due volte console.


Per un secolo quasi dopo la venuta di Annibale continuarono prima gl’Insubri, i Boi ed i Liguri, poi i Liguri soli a travagliare con pressoché continue guerre la romana potenza. Alcuna volta le arme de’ Galli prevalsero ancora. Nell’anno 200 prima del­l’era volgare gl’Insubri disfecero Gneo Bebio Tanfilo, pretore della Gallia Cisalpina. Il più sovente per altro erano sconfitti. Il console od il proconsole vincitore ne menava trionfo, e ancor suonavano gli applausi in Campidoglio, che già perveniva notizia che i vinti ricominciavano le ostilità. I Boi tuttavia, ridotti a piccol numero, perdetter cuore, e l’anno 191, ab­bandonando le italiche sedi, si ridussero in Germania. E così pur fatto avessero tutti i barbari. Ma i Liguri, sotto al qual nome conviene intendere i soli Liguri