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148 libro secondo

bronzo, che stanno dinanzi alla balaustra dell’altar maggiore.

Nel primo altare a destra la tavola rappresentante l’apostolo S. Paolo è di Federigo Zuccari, il quale gratuitamente lo dipinse in segno di stima per la congregazione di S. Paolo che ha il patronato della cappella.13

Appartiene alla sua scuola la tavola del secondo altare che rappresenta S. Francesco Saverio. Dalla parte dell’epistola il S. Ignazio a cui appare il Redentore è di Sebastiano Taricco da Cherasco.

Il grande ovato dell’altar maggiore colla Beata Vergine ed i Santi titolari è di Gregorio Guglielmi, romano.

Le statue scolpite in legno che vedonsi nelle nicchie della facciata sono di mano del Borelli, e ricordano un’arte che s’è oggi quasi perduta: parendo alla boria moderna che lo scalpello si disonori, trattando materie che non sien marmi o pietre; e temendo a condur lavori di legno di cambiarsi di scultori in legnaiuoli; senza rammentare quali sublimi legnaiuoli ebbe Firenze, quali vivi e spiranti crocifissi, quali mirabili stalli di cori intagliarono in più badie, legnaiuoli di quella sorte; senza ricordare che quel sommo architetto francese che era chiamato in Isvezia ad innalzare la cattedrale d’Upsal, s’intitolava modestamente maestro di tagliar pietre.

Il pulpito di questa chiesa fu sempre frequente