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capo settimo 269

verso le prefate R. V. Anche sera nostra laude et di quelle que optime valeant. Scriptum Cargnanioctobris.14


Ducissa Sabaudie.


Rdo in x.po patri amico et oratori nostro carissimo haereticae pravitatis Inquisit.


Qui fu sostenuto in cortese prigione l’abate Valeriano Castiglione istoriografo dei duchi di Savoia, complice in una trama calunniosa ordita contro al presidente Ruffino dal commendator Pasero, ministro del duca di Savoia Vittorio Amedeo i, e della quale mi converrà parlare in altro luogo.

Nel 1697 in giugno, per non so quale accusa, il presidente Benzo era stato arrestato dal maggior Carlino, e condotto alla Porta di Po, prigione onorata dove si custodivano le persone di riguardo. Il 9 d’ottobre, imperversando un gran temporale, Benzo profittò del trambusto, fuggì e riparò nel convento di San Domenico. Un tal Piato che era stato deputato a custodirlo, ebbe tanto spavento dell’ira del duca, che, perduta la ragione, s’uccise. Frattanto Vittorio Amedeo ii, con quella sua natura subita ed assoluta, pensando che non potesse essere il caso