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314 capo primo

(9) Istromento 5 maggio 1659 e 6 gennaio 1663. Archivio della Consolata. Il conte d’Agliè vi avea posta la seguente iscrizione:

COMES FLAMINIVS SANMARTINVS AB ALLADIO

PENES REGIAM CELSITVDINEM VICTORII AMEDEI EX NOBILIBVS A CUBICVLO ET APVD SERENISSIMVM PRINCIPEM MAVRITIVM A SABAVDIA EIVSDEM ORDINIS PRIMVS DEIPARAE CONSOLATRICE ARAM TVM EX REDIVIVIS MARMORJBUS TVM EX PORPHYRITIBVS AB INTEGRO

PRAEPARATIS ORNATIVS AC ELATIVS RENOVAVIT ANNO MDCLIX.

Ora questa pietra si vede nel portico della cappella della Consolata a cornu epistolae.

(10) Attestazioni giurate suddette del 1705.

(11) 1621, 24 maggio elemosina di ducaloni 500 da fiorini 13 l’uno al padre provinciale della Consolata di Torino per dare principio alla nuova chiesa che si ha a fabbricare in Asti per l’introduzione de’ padri della sua religione. Controllo 1621, reg. 2, fol. 75.

(12) Dono del 18 aprile 1633. Controllo, fol. 203.

(13) V’ha la seguenle iscrizione:

QVOD PII CVLTORES MARIAE

PRIVATIS LARGITIONIBVS VOTO PVBLICO OBSECVNDANTES AEDEM INTVS   RESTAVRAVERINT   TAVRIN.   PONTIFEX   IN   ADITV   TEMPLI   MVNERE   EIVS   INSTRVCTO   AD   PERPETVVM   EXEMPLVM   PIETATIS

MEMORANDVM CENSVIT A. MDCCCXXXVI.

(14) Soleri, Diario de’ fatti accaduti in Torino.

(15) Istromento rog. Fecia. Archivio della Consolata. Mal s’appose il Bartoli pensando che dipingesse intorno alla metà del secolo xvi. Il Parentani fiorì alla fine dello stesso secolo, e ne’ primi anni del seguente, come appare dai conti dei tesorieri che sono nell’ Archivio Camerale dal 1598 al 1614.

(16) Libro de’ forestieri admessi ad habitare in questa città 1620. Viveva ancora in detto anno Antonio Parentani.

(17) Soleri, Diario già citato.

(18) Descrizione delle pitture e scolture della città di Torino. Derossi, nuova guida per la città di Torino 1781. Notiamo, che sebbene porli il