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capo quinto 83

lettere; quattro sue figliuole di santa vita, e forse due di esse destinate all’onor degli altari; due figliuoli, uno Francesco Tommaso capitano illustre, l’altro il cardinale Maurizio, maestro e fautore di cavalleresche, scientifiche e letterarie discipline, fondatore nel proprio palazzo di dotte accademie.

Udiamo il Marini (il ritratto del serenissimo Carlo Emmanuello di Savoia):

O dove ombroso infra selvaggi orrori
Presso l’alta città bosco verdeggia,
O dove Mirafior pompe di fiori
Nel bel grembo d’aprii mira e vagheggia,
Ad ogni grave ed importuna cura
Pien di vaghi pensier spesso si fura.

E quivi suol, volte le trombe e l’armi
In cetre e in plettri, in stil dolce e sublime,
Fabbricando di Marte alteri carmi,
O tessendo d’amor leggiadre rime,
Fra l’ombre, l’aure e le spelonche e i rivi
Ingannar dolcemente i soli estivi.

Or i fogli di Lesbo ed or di Roma
Volge, or d’Iberia va note dettando;
Or del Ronsardo in gallico idioma
Va col dotto Porcier l’orme tracciando;
Or col mio buono Agliè spendendo stassi
Dietro al Tosco maggior gli accenti e i passi.

Tal già lungo le chiare acque tranquille

Alle corde accordar musica voce