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84 | libro primo |
La sua fiamma solca cantando Achille, E dal canto acquistar spirto feroce; |
Prende in privata e solitaria parte, |
Vicino a Mirafiori aveva murato una magnifica villa Giambatista Truchi, barone della Generala, principal ministro delle finanze di Carlo Emmanuele ii. Dall’ufficio di semplice procuratore in Savigliano era salito per gradi a sì rilevata condizione; dimostrandosi sperto de’ maneggi politici, ricco d’espedienti, pronto a trovar le vie di levar d’imbarazzo il principe; mai non essendo nè la sua bocca senza risposta, nè le risposte senza ripieghi, nè la cassa senza danari. Durante la reggenza di Maria Giovanna Battista gli fu dato un successore nel generalato delle finanze. Ma visse ancora molti anni. Ebbe questo ministro, come tutti gli uomini di gran mente, in molta stima le lettere e le arti. Ne queste furono ingrate. Pietro Arnaldo gli dedicò il suo Teatro del valore, ricco di molte stampe squisitamente intagliate da Giorgio Tasniere, e fra le altre del ritratto del Truchi, dal quale