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Storia di una Capinera 69


Oh! il convento! il convento! Ecco quello che mi abbisogna, che è fatto per me. Al di fuori non c’è che turbamento e sofferenze.

Vedi.... mi crederanno cattiva.... lui pel primo! Dio che mi legge in cuore sa che io non sono tale, che io non ci ho colpa se la mia timidità, le mie abitudini tanto diverse dalle loro mi fanno sembrar cattiva! Ma chi mi crederà?... Ieri mentre tutti rientravano in casa, perchè il fresco della sera era divenuto frizzante, egli mi si accostò, triste, pallido, mi prese la mano, tremavo talmente che non seppi ritirarla, ero sbalordita.... egli mi disse colla sua voce più dolce: — Che vi ho mai fatto, signorina? Perchè mi fuggite?

Mio Dio! Mio Dio! Avrei voluto buttarmi ai suoi piedi, domandargli perdono, dirgli che s’ingannava, che non era colpa mia.... Non so che cosa dissi, non so che cosa balbettai. Sopraggiunse Annetta, mi