Pagina:Straparola, Giovanni Francesco – Le piacevoli notti, Vol. I, 1927 – BEIC 1930099.djvu/173

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favola prima 167

dimande mie in modo alcuno rispondere. Se tu vorrai, sí come io intendo, fare il debito tuo, non dubito che egli parlerá. — Signor mio, — rispose Costanzo, se lo Satiro è mutolo, che ne posso io? Darli la loquela, non è ufficio umano, ma divino. Ma se l’impedimento della lingua procedesse non da vizio naturale overo accidentale, ma da dura ostinazione di non voler rispondere, io mi sforzerò a piú potere di far sí che egli parli. — Ed andatosi insieme col re alla prigione del satiro, gli recò ben da mangiare e meglio da bere; e dissegli: — Mangia, Chiappino — perciò che cosí gli aveva imposto nome; — ed egli lo guatava, e non rispondeva. — Deh, parla, Chiappino, ti prego; e dimmi se quel cappone ti piace, e quel vino ti diletta. — Ed egli pur taceva. Vedendo Costanzo l’ostinata voglia, disse: — Tu non mi vuoi rispondere, Chiappino; tu veramente fai il tuo peggio, perciò che io ti farò morire in prigione da fame e da sete. — Egli lo guatava con occhio torto. Disse allora Costanzo: — Rispondemi, Chiappino; che se tu, come spero, meco parlerai, io ti prometto di cotesto luoco liberarti. —Chiappino, che attentamente ascoltava il tutto, intesa la liberazione, disse: — E che vuoi tu da me? — Hai tu ben mangiato, e bevuto secondo il voler tuo? — disse Costanzo. — Sí, — rispose Chiappino. — Ma dimmi, ti prego per cortesia, — disse Costanzo; — che avevi tu, che ridevi quando noi eravamo per strada e vedevamo un fanciullo morto alla sepoltura portare? A cui rispose Chiappino: Io me ne risi, non del morto fanciullo, ma del padre, di cui il morto non era figliuolo, che piangeva, e del prete, di cui egli era figliuolo, che cantava. Il che significò che la madre del morto fanciullo era adultera del prete. — Piú oltre io vorrei intendere da te, Chiappino mio, qual cagione ti mosse a maggior riso, quando noi ci giungessimo alla piazza? — Io mi mossi al riso, — rispose Chiappino, — che mille ladroni, che hanno rubbato migliaia di fiorini al publico e meritano mille forche, si stavano a guatare in piazza un miserello che era alla forca condotto, ed aveva solamente involato dieci fiorini per sostentamento forse e di sè e della famiglia sua. — Appresso questo, dimmi, di grazia, — disse