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favola prima 95

facesi innanzi! Udendo le damigelle della reina il mercatante sí altamente gridare, si fecero ad una finestra; e videro bellissimi panni d’oro e d’argento in tal maniera ricamati, che era cosa ammirativa a vederli. Le donzelle subito corsero alla reina; e dissero: — Signora, quinci passa un mercatante e ha robbe le piú belle, le piú ricche che vedeste già mai: e quelle sono non da cittadini, ma da re, prencipi e gran signori; e tra le altre vi sono alcune a voi conformi, tutte ingemmate di preziose gioie. — La reina, bramosa di veder cosí belle merci, pregò i guardiani che entrar lo lasciassero; ma elli, temendo di non essere scoperti e malmenati, non volevano consentire, perciò che il comandamento del re era grande e gli andava la vita; pur addolciti dalle affettuose parole della reina e dalle larghe promesse del mercatante, lo lasciorono entrare. Il qual, prima fatta la debita e convenevole riverenza, la salutò; indi mostrolle le nobili sue merci. La reina, che era festevole e baldanzosa, vedendolo bello, piacevole e di natura benigno, incominciò ballestrarlo con la coda dell’occhio e accenderlo del lei amore. Il mercatante, che non dormiva, dimostrava nel volto corresponderle in amore. Vedute che ebbe la reina molte cose, disse: — Maestro, le cose vostre sono bellissime, nè hanno opposizione alcuna; ma tra tutte questa molto mi aggrada. Io volontieri saprei quello l’apprecciate. — Rispose il mercatante: — Signora, non è danaro che sofficiente sia a sodisfamento di lei. Ma quando vi fosse in piacere, io piú presto ve la donerei che venderla: pur ch’io fosse sicuro di ottener la grazia sua, la qual io reputo maggiore che ogni altra robba. — La reina, intesa la magnifica e generosa liberalità, e considerato l’altissimo suo animo, tra se stessa s’imaginò lui non esser persona vile, ma di grandissimo maneggio; e voltatasi a lui, disse: — Maestro, quello che voi dite, non è atto di uomo vile, che è piú delle volte dedito all’ingordo guadagno; ma con effetti dimostrate la magnanimità che nel cor vostro ben disposto regna. Io, quantunque indegna, mi offero a’ piaceri e comandi vostri. — Il mercatante, vedendo la reina ben disposta e la cosa riuscire sí come egli desiderava, disse: — Signora, vera e salda colonna