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184 notte duodecima

le leggi civili e municipali quelli che sono carcerati per debiti, per la securità e cauzione data a’ lor creditori debbiano liberarsi, e piú forte ancor, che i malefattori e delinquenti impregionati a certo spazio di tempo si disciogliono, non però a lei in perpetua sua pena era possibile uscir mai fuori di casa e da tal servitú disciolgersi; perciò che ei teneva fedeli guardiani per custodia della casa e pe’ suoi servigi, nè meno era guardiano egli degli altri, se non che aveva libero arbitrio di uscirne a suo piacere. Non però egli si partiva giamai, come provido e gelosissimo uomo, se prima non aveva diligentissimamente ricerco tutti i buchi e le fissure di casa, e serrati tutti gli usci e finestre con suoi cadenazzi con gran diligenza, e chiavati con chiavi di maraviglioso artificio: e cosí passava la sua vita con questa crudel pena ogni giorno. Ma quella prudentissima moglie, mossa a compassione della pazzia del marito, imperciò che ella era specchio di virtú e di pudicizia, e ad una Lucrezia romana agguagliar si poteva, deliberò sanarlo di tal pessima egritudine. Il che pensava non poterle altrimenti succedere, se con l’ingegno non dimostrasse quel che si potessero fare e operar le donne. Avenne che ella e il marito avevano pattuito insieme di andare la seguente mattina ambiduo vestiti da monaco ad un monasterio fuor della città a confessarsi. Onde, trovato il modo di aprire una finestra, vidde pe’ cancelli della ferrata gelosia che per aventura indi passava quel giovane che era ardentissimamente acceso dell’amor di lei. Chiamollo cautamente, e dissegli: — Domattina per tempo andrai vestito da monaco al monasterio che è fuor della città; ed ivi aspettami fin che sotto il medesimo abito io e il mio marito venir ci vedrai. Ed all’ora, affrettandoti, tutto allegro ci verrai incontro, ed abbracceràmi e bascieràmi, e ci darai da mangiare, e goderai la insperata mia venuta; perciò che abbiamo ordinato, io e il mio marito, ambi vestiti di abito monacale, venir domattina al detto monasterio per confessarci. Sii aveduto, di buon animo e vigilante, nè ti perder di consiglio. — Il che detto, si partí l’accorto giovane; e vestitosi da monaco e preparata una mensa con ogni maniera di dilicate