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36 notte settima

dal petto uscivano, pregava Iddio che a suo marito concedesse il presto ritorno. Ma gli umili prieghi e lunghi digiuni e le larghe limosene20 ch’ella faceva, nulla le giovavano; laonde vedendo la poverella che nè per digiuni, nè per orazioni nè per limosine nè per altri beni da lei fatti essaudita non era, determinò cangiare maniera e prender contrario partito; e sí come ella per l’adietro era stata divota e fervente nelle orazioni, cosí ora tutta si diede alle incantagioni e fatture, sperando le cose sue riuscirle in meglio. Ed andatasene sola una mattina a trovar Gabrina Furetta, a quella molto si raccomandò, isponendole tutte le bisogna sue.

Era Gabrina donna molto attempata e nell’arte maga piú che ogni altra isperimentata; e facea cose fuor d’ogni natural costume, ch’era un stupor ad udire, non che a vedere. Gabrina, inteso il desiderio d’Isabella, si mosse a pietà e promise d’aiutarla; e confortolla ad esser di buon animo, che tosto vedrebbe e goderebbe il suo marito. Isabella, per la buona risposta tutta allegra, aperse la borsa, e dièle dieci fiorini. Gabrina, per gli ricevuti danari lieta, si mise in varii ragionamenti, aspettando la buia notte. Venuta l’ora destinata dalla maga, ella prese il suo libretto, e fece in terra un cerchio di non molta grandezza, intorniandolo con certi segni e caratteri; inde prese un dilicato liquore e una giocciola ne bevè, ed altrettanto ne diede ad Isabella bere. E bevuto che ella ebbe, cosí le disse: — Isabella, tu sai che noi siamo qui ridotte per far uno scongiuro, acciò che intendiamo del marito tuo; però è bisogno che tu sii costante, non temendo cosa che tu sentesti o vedesti, che spaventevole fusse. Nè ti dia l’animo d’invocar Iddio, nè santi, nè farti segno di croce, perciò che non potresti tornar a dietro, e staresti in pericolo di morte. — Rispose Isabella: — Non dubitate punto di me, Gabrina; ma state sicura che, s’io vedesse(3) tutti e demoni che nel centro della terra abitano, non mi smarrirei. — Spògliati adunque, disse la maga, ed entra nel cerchio. Isabella, spogliatasi e nuda come nacque rimasa, nel cerchio animosamente entrò, Gabrina, aperto il libro e parimente entrata nel cerchio, disse: — Per