Pagina:Straparola - Le piacevoli notti I.djvu/299

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bello ridotto l’aveva. Guerrino, ciò intendendo, tutto stupefatto rimase; e per tenerezza di cuore quasi piangendo, l’abbracciò e basciò, e per fratello il ricevette. E perciò che omai s’avvicinava il tempo di risolversi con Zifroi Re, amenduo al palazzo se n’andorono. Ed il Re ordinò che Potenziana ed Eleuteria, sue dilette figliuole, tutte velate di bianchissimi veli, venessero alla presenza di Guerrino; e così fu fatto. Venute adunque le figliuole, e non potendosi conoscere l’una dall’altra, disse ’l Re: Qual di queste due vuoi tu, Guerrino, che io ti dia per moglie? Ma egli, stando sopra di sè tutto sospeso, nulla rispondeva. Il Re, curioso di vedere il fine, molto lo infestava, dicendogli che ’l tempo fuggiva, e che si risolvesse omai. Ma Guerrino rispose: Sacratissimo Re, se il tempo fugge, il termine di tutt’oggi, che mi avete dato, non è ancor passato. Il che esser il vero tutti parimente confirmarono. Stando in questa lunga aspettazione il Re, Guerrino e tutti gli altri, ecco sopragiunse il gallavrone: il qual susurrando intorniò il chiaro viso di Potenziana dalle chiome d’oro. Ed ella, come paventata, con le mani il ribatteva indietro; ed avendolo più di tre fiate ribattuto, finalmente si partì. Stando circa ciò Guerrino alquanto dubbioso, fidandosi pur tuttavia delle parole di Rubinetto suo diletto compagno, disse il Re! Orsù, Guerrino, che fai? omai gli è tempo che s’impona fine, e che tu ti risolva. Guerrino, ben guardata e ben considerata l’una e l’altra poncella, puose la mano sopra il capo di Potenziana che il gallavrone gli aveva mostrata; e disse: Sacra Corona, questa è la figliuola vostra dalle chiome d’oro. E scopertasi la figliuola, fu chiaramente veduto ch’ella era quella; ed in quel punto, presenti tutti e circostanti, e con molta sodisfazione di tutto il popolo, Zifroi Re glie la diede