Pagina:Studi intorno alla storia della Lombardia negli ultimi trent'anni.djvu/179

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PARTE SECONDA 167

gersi da sè, non ha mai prodotto alcunchè di veramente bello o grande. L’uomo, il cui animo e il cui cuore non abbiano una base solida da appoggiarvisi, nè scorta illuminata e fida da seguire, vo’ dire affetti profondi e massime invariabili, scagliato che sia nella vita pubblica, sarà capace ora di un’azione magnanima, ora di un fatto men che onorato; muterà parere secondo che vel trarrà la versatilità connaturale all’umano genere; benchè forte, cadrà in debolezze; benchè generoso, si abbasserà alla pari di coloro che sono men che generosi; benchè schietto ed aperto, offenderà la verità; benchè accorto e dissimulato, farà le più stolte confessioni; errerà insomma a casaccio, qual nave priva di piloto e di bussola, nell’immenso pelago delle sensazioni, dei pensieri, dei desideri e degl’interessi, lasciandosi andare in balìa di quelli e di questi, facendo il saggio di tutto, e sarà vinto alla fine e unicamente dalla stanchezza.

Io non ho fatto con ciò il ritratto del Confalonieri, bensì ho descritto un tipo di cui il Confalonieri è una varietà. L’animo del Confalonieri è naturalmente elevato; la sua mente naturalmente portata ai pensieri nobili e generosi; ma standosi anche rinchiuso nel cerchio del giusto e del bello, il Confalonieri si è dimenato assai, ed ha mutato frequentemente parere e proponimento. Spesse volte altresì egli si è mostrato incoerente, e parve mosso ad un tratto da varii e contrari impulsi, e chiudere in sè parecchi individui diversi.

Nella congiuntura di cui facciamo qui discorso, il Confalonieri seguiva il suo nobile e coraggioso istinto col dichiarare a’ suoi amici di non voler partire; cede-