Pagina:Studi intorno alla storia della Lombardia negli ultimi trent'anni.djvu/41

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PARTE PRIMA 29

sioni liberali, il pratico senno ond’essi erano copiosamente forniti, e chiamati nei consigli imperiali, concorsero efficacemente i Modenesi alla creazione di quel codice che forma per avventura oggidì il più bel titolo per cui l’imperatore debba essere con grata ricordanza onorato dalla posterità. Lo scambievole affetto dei Modenesi e del governo franco-italico fu poi in seguito sempre fomentato da meriti e rimeriti; talmente che, in occasione delle turbolenze insorte nella seconda metà dell’aprile del 1814, i membri della così detta fazione estense furono quelli che con maggior calore sostennero fino agli ultimi istanti il principe di già vinto.

Meriterei la taccia d’ingiusto inverso alla mia patria se non confessassi che il partito eugeniano non constava già solo di militari devoti per istinto ai loro capi, a quella guisa che il cane al padrone, di ufficiali del governo, ed in ispezieltà di ufficiali modenesi. Eranvi, eranvi certamente uomini prescienti del prossimo avvenire, i quali, veggendosi presi di mezzo tra la potenza imperiale tentennante e quella floridissima degli alleati, e volendo sfuggire alle strette della prima, del pari che a quelle della seconda, e perciò conoscendo il bisogno imperioso di reggersi da sè medesimi, temevano sopra ogni cosa quella diminuzione delle forze italiane che potea provenire dal porle in opera intestinamente, e quell’indebolimento dei vincoli che stringevano ancora la nazione italiana, il quale dovea derivare dalla introduzione di mutamenti nella costituzione dello Stato. Eranvi, certo, uomini di tal fatta, ed io ne conobbi parecchi, i quali dicevano: “La nostra presente condizione non è beata, e siamo vogliosi di