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Dal Campione del 1429, Quart. S. M. Novella, Gonf. Leon Rosso a 352 si rileva che la casa è impostata in «conto di Michele di Primerano de’ Pigli» nella quale dice: habito et colla mia famiglia et masserizie».

La bottega poi, gli appartiene per metà, come dichiara nella denunzia del catasto del 1427.

Una mezza botegha accomune per no divisa cho miei consorti posta fra pellicciai che dap.° via, 0/2 latorre depigli 0/3 la consorteria depilli laloggia depilli, tiella apigone marcho di giovanni pellicciaio e danne di pigone f. 7 che mene tocha f. 3 ½ di suggello».

L’altra bottega che troviamo oggi descritta come magazzino, di proprietà Bartolini, apparteneva per una quarta parte al predetto Michele de’ Pilli che dichiara di possedere «una quarta parte di bottegha per no divisa cho consorti miei la quale ealato alla detta bottegha disopra da pmo via0/2 la bottegha di sopra nominata, via0/3 bernardo ditomaso di soldo via0/4 la loggia depilli.

«La detta botegha e stata apigonata anni cinque perchè è caduto il tetto e stimola f. 25».



(1) Monache Benedettine che stavano in via dell’Agnolo dov’è tuttora la loro chiesa.

(2) Una delle più celebri ed antiche famiglie di Firenze che Dante chiamava

«Quei della colonna del Vajo»

Ebbero Consoli nel primo governo di Firenze e poi 2 Gonfalonieri e 7 priori. Furono dei grandi ed alcuni di essi ghibellini. Ebbero palagi e torre in Porta Rossa, in Pellicceria; loggia sulla sua piazzetta ecc. Si estinsero nel 1708.